Le Castagne e il Marrone del Frignano sono uno dei tesori dell'Appennino modenese e nascondono una storia affascinante che risale addirittura al medioevo. Questo frutto, particolarmente apprezzato per le sue qualità uniche, era presente sulle tavole sia aristocratiche che contadine, svolgendo un ruolo importante nell'alimentazione dei montanari. Il suo sviluppo ebbe un impulso significativo intorno all'anno 1000, quando i castagneti sostituirono i boschi di querce, diventando così una risorsa fondamentale per gli abitanti della montagna. Nonostante l'introduzione di mais e patate nel Seicento e Settecento, la castagna mantenne la sua rilevanza nella dieta appenninica. I marroni del Frignano sono distinti dalle castagne comuni per il loro gusto più dolce e profumato e una pezzatura maggiore. La loro coltivazione avviene senza l'uso di sostanze chimiche, in un ambiente naturale e puro. Questo frutto è raccolto tradizionalmente in autunno, periodo in cui i castagneti si animano con i raccoglitori locali. La raccolta e il consumo di questi prodotti non solo continuano a essere un'attività importante per la regione, ma rappresentano anche un legame culturale e storico con il territorio. A Montecreto, Città della Castagna, gli è stata dedicata una festa ormai storica, “La Festa della Castagna”, che si svolge alla fine del mese di ottobre, il periodo principale per la raccolta. Durante questo weekend è possibile assaggiare la castagna nei suoi differenti utilizzi in cucina. Si passa dalle semplici castagne cotte a tutti i prodotti realizzati con la sua farina come frittelle, torte e i tipici ciacci.